La tassazione del reddito derivante dall’affitto di un immobile da parte di una persona fisica può essere applicata con aliquota fissa del 21%, oppure del 10% ma solo per le locazioni a canone concordato.
Questa forma specifica di tassazione nella maggior parte dei casi risulta conveniente per chi affitta un immobile, infatti l’aliquota fissa del 21 % comprende e sostituisce non solo tutte le imposte normalmente applicate sul reddito (l’IRPEF, le addizionali Regionale e Comunale) ma anche le imposte di registro ed i bolli sulla registrazione del contratto. La scelta della tassazione con “cedolare secca” va espressamente prevista nel contratto di locazione registrato.
La “cedolare secca” si applica anche ai contratti di locazione breve, vale a dire quei contratti di locazione di durata inferiore a 30 giorni motivata da esigenze di studio o di lavoro; in questi casi, poiché non è richiesta la registrazione del contratto, la scelta della tassazione agevolata va fatta nella Dichiarazione dei redditi.
E’ importante ricordare che questa particolare forma di tassazione può essere applicata esclusivamente ai contratti “stipulati da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa”, ed è esclusa perciò per qualunque altra forma di locazione esercitata in forma di impresa con oggetto attività turistico-ricettiva